Panini semidolci al latte (rieccoci)

Partecipazione G.
😡 😡 😡 😡 😡

 

Ehilà…quanto tempo che non mettiamo una ricetta sul blog?!?

Eh si è un bel po’. E’ stato (anzi è) un periodaccio.

Perchè?

Niente che riguardi la spensieratezza di una bambina, e nemmeno l’allegria della cucina. A volte i grandi hanno periodi meno spensierati di altri nella vita

Allora io voglio restare piccola…

Questa mi sembra una grande idea! Non realizzabile per la verità. Ma di sicuro intanto ti puoi godere gli anni migliori. Intanto ringraziamo tutti quelli che ci hanno lasciato commenti o mandate email per chiederci che fine avessimo fatto. E per tornare al meglio, facciamo anche una bella ricetta con un bel fine: un regalo per la “nonnina” che abita nel nostro palazzo

Si, belli i regali. E poi la signora mi è simpatica…mi urla sempre che sono bella

Si, ha un tono di voce un po’ alto 🙂 🙂 Comunque le facciamo dei piccoli panini al latte. Morbidi morbidi.

Eh si ha pochi denti…

🙂 Beata innocenza…meno male che di sicuro non leggerà il nostro blog. Ci sono cose, che anche se sono vere è meglio non dirle, la gente si potrebbe offendere…

Perchè?

Lasciamo perdere……andiamo a cucinare vah

 

Gli strumenti: 

  • Planetaria con gancio per impastare
  • Spianatoia
  • Teglie da forno
  • carta forno
  • Pennello da cucina
  • Una ciotolina

 

 

Gli ingredienti: 

  • 300 g di farina 00 (noi biologica macinata a pietra)
  • 200 g di farina manitoba
  • 330 ml di latte a temperatura ambuiente
  • 20 g di burro morbido
  • 1 tuorlo d’uovo
  • 15 g di zucchero (o di fruttosio)
  • 5 g di sale
  • 1 cucchiaino di miele
  • 15 g di lievito di birra fresco (o 1 bustina di quello secco)

Mettere tutti gli ingredienti nella planetaria e impastare a lungo

Beh non tutti…il sale si mette dopo un po’

Si certo, il sale mai a contatto con il lievito di birra. Mettiamo tutti gli altri ingredienti, facciamo impastare un paio di minuti e quindi aggiungiamo il sale.

 

Quando abbiamo finito di impastare copriamo e lasciamo lievitare al riparo dalle correnti del condizionatore per 1 ora circa, o comunque fino al raddoppio del volume. A quel punto mettiamo sulla spianatoia infarinata e facciamo le pieghe di tipo 2 che trovate qui.

Quelle che si pizzica la pasta verso il centro?

Esatto! Ormai sei una panettiera professionista 🙂 Facciamo 2 giri completi di pieghe, perchè l’impasto è piuttosto morbido e dobbiamo cercare di dargli un po’ di forza ed infittire il più possibile l’alveolatura. Vogliamo dei panini soffici soffici, quindi l’alveolatura deve essere piccola e fitta fitta. Copriamo a campana e lasciamo lievitare per un’altra ora.

A questo punto dividiamo l’impasto in pezzi tali da ottenere dei piccoli panini rotondi. Diciamo grandi quanto un pugnetto di G. Per formare i panini pieghiamo la pasta verso l’interno e la spingiamo sotto al panino stesso. In pratica facciamo di nuovo le pieghe di cui sopra sul piccolo panino. Questo ci da ulteriore forza e ci consente di avere una superficie tonda e liscia.

Lasciamo lievitare per una mezz’ora abbondante, spennelliamo con latte leggermente zuccherato ed inforniamo a 180 gradi per ciurca 15-20 minuti, fino  a che non assumono un bel colore dorato e lucido.

Che farsene di questi panini? Beh sono ideali per l’aperitivo, farciti con salumi o pesci affumicati. A G. ed anche alla sua mamma piacciono però tanto al mattino come brioches poco dolci con l’aggiunta di marmellata e miele. La signora a cui li abbiamo regalati, li ha mangiati come normalissimo pane….ed ha gradito.

Stavolta tralasciamo l’abbinamento con il vino, perch+ dipende solo da come li usate, non dal pane stesso.

4 Comments

    1. il lievito di birra non ama il sale, nel senso che il sale inibisce l’azione del lievito di birra.
      Ci sono varie cose che possono uccidere i saccaromiceti (la famiglia di batteri a cui appartengono i lieviti per panificare e vinificare), il sale è uno di questi.
      Tu mi dirai: ma io ho sempre messo il sale e lievita lo stesso. Beh si, con le quantità di lievito che si mettono di solito e per come sono stati selezionati ci vorrebbe tanto sale da rendere il pane immangiabile per ucciderli tutti. Ma qualcuno lo uccidi comunque a scapito di una perfetta lievitazione, o quantomeno più lunga a parità di lievito messo (e quindi di sapore di lievito).
      Infine nota anche che i lieviti morti tendono ad avere un sapore più invasivo di quelli che hanno svolto il loro lavoro e sono morti solo in forno 🙂 Quindi il tuo pane potrebbe sapere un pochino più di lievito. In un prossimo post magari metto queste cose, se a qualcuno fosse sfuggito questo commento

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  1. bentornati!!! (spero sia tutto apposto…)
    per i panini…. io, personalmente credo di dargli appuntamento a settembre che son bellissimi… ma con questo caldo non ce la posso fare ad accendere il forno!!!

    ciao k

    "Mi piace"

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