
Partecipazione G.
😐 😐 😐 😡 😡
Questa ricetta risale al pranzo di pasquetta di cui abbiamo già pubblicato l’insalata di pasta che ha preceduto questo spinacino
Oh ma come sei lento a pubblicare!
No è che nel frattempo ho pubblicato altre cose, fatte più di recente, non so neanche io bene perché…probabilmente perché i relativi racconti erano molto divertenti ed era bello raccontarli subito…come i tuoi “numeri” dal fiorista 😀 😀
Comunque, figurati, che oltre a questo ci sono ancora gli antipasti di quel pranzo da pubblicare…
Ah però…sei proprio lento papà!
Va beh…torniamo al racconto di quella preparazione. La prima cosa che mi hai chiesto quel giorno è stata:
Cos’è lo spinacino?
Beh spinacino, o semplicemente tasca di vitello, è un taglio di carne che ha un buco….una tasca appunto….in cui noi andremo ad infilare il ripieno. Quindi ne otterremo un arrosto ripieno.
Buono! E cosa ci mettiamo?
Beh un ripieno primaverile, con ricotta, carote, erbette…ed arricchiamo il tutto anche con qualche nocciola
Beh io mangio solo la carne intorno
Guarda che poi lo accompagniamo con una salsina a base di erbette e MENTA…sai che profumo…
Beh io mangio solo la carne intorno
Ok…messaggio ricevuto 😦
Andiamo a cucinare che è meglio
Gli strumenti:
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Gli ingredienti (per l”arrosto):
Ingredienti (per la salsa)
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Innanzi tutto sbiachiamo le erbette, sia quelle per il ripieno che per la salsa.
Sbianchiamo?
Sbianchire significa tuffarle in acqua bollente per 1 o 2 minuti, scolarle e raffreddarle immediatamente con acqua fredda o acqua e ghiaccio. Questa operazione ci permette poi di lavorarle con il coltello e di amalgamarle agli altri ingredienti, o di frullarle per fare la salsa. Raffreddandole rapidamente mantengono un bel colore verde brillante, che è importantissimo soprattutto per la salsa.
Per il ripieno io sminuzzo finemente le erbette precedentemente sbianchite con il coltello e taglio la carota a cubetti. Quindi insieme a G. le amalgamiamo in una ciotola con gli altri ingredienti…è un’operazione da fare rigorosamente con le mani, per la gioia di G.
Quindi riempiamo la tasca di vitello con il ripieno ottenuto, avendo l’accortezza di non esagerare, per evitare di romperlo in cottura. A questo punto mi armo di ago e filo (in realtà spago da cucina, non filo 🙂 ) e ricucio l’apertura dello spinacino.
Facciamo anche la legatura “da arrosto” per tenerlo un po’ in forma.
Rosoliamo sul fuoco vivace, sfumiamo con il vino ed infine aggiungiamo la cipolla tagliata in 4 spicchi. Mettiamo nel forno a 180/200 gradi e cuociamo scoperto per un’ora e mezza, rigirando di tanto in tanto e bagnando con un po’ d’acqua o di brodo.
Prepariamo quindi la salsa tritando tutti gli ingredienti nel mixer. Ci vuole un po’ perché le nocciole devono sminuzzarsi molto finemente. Per evitare che la menta, che a differenza delle erbette è cruda, si ossidi la aggiungiamo solo alla fine insieme ad un cubetto di ghiaccio ed una presa di sale grosso.
A cottura ultimata si lascia intiepidire lo spinacino per qualche minuto e si porta in tavola a fette, accompagnato dalla salsa alla menta servita fredda.
Da bere? Un bianco di discreto corpo oppure un rosso delicato ed elegante come certi pinot nero.
G. ha mangiato solo la carne intorno….
buono e non tanto pesante, oserei dire facilmente digeribile,
complimenti.
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Manine! Dove siete finite?
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Periodo un po’ incasinato…ma torneremo presto. Promesso. Dateci ancora una decina di giorni.
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mi ero appena affezionata alle vostre meravigliose ricette!! dove siete???
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Mi associo, Manine dove siete??
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mi associo anche io….mi mancate, dove siete?????
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ciaoo, ricetta stampata, la metterò in programmazione in uno dei prossimi meal planning! magari per una domenica così lo preparo con Sara e Francesca. A presto
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